Politiche agricole ed agroalimentare

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Problema
Come aumentare la sicurezza alimentare?
Come aumentare la disponibilità di alimenti sempre freschi?
Come ridurre le emissioni di CO2?
Come aumentare la redditività e la competitività della produzione?
Come accorciare la filiera agroalimentare?

Soluzione
Di seguito abbiamo selezionato due  esperienza significative e concrete. In neretto i benefici e vantaggi  dell’Agricoltura urbana

Londra ha elaborato una strategia alimentare nel 2006, anno in cui il sindaco della città ha formulato un documento politico dal titolo «Healthy and Sustainable Food for London» (Prodotti alimentari sani e sostenibili per Londra).

La strategia mirava, tra l’altro, a far fronte al rischio di penuria nei supermercati londinesi in caso di interruzione della consegna «just-in-time» di prodotti freschi.

Particolare preoccupazione destava l’impatto che avrebbero potuto esercitare sugli approvvigionamenti alimentari circostanze eccezionali quali scioperi degli autotrasportatori, crisi di approvvigionamento del petrolio, chiusura degli aeroporti, attacchi terroristici o qualsiasi altra perturbazione, come è avvenuto in Islanda nel 2010 con l’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull.

La strategia alimentare di Londra mirava, tra l’altro, ad aumentare l’indipendenza dalle importazioni straniere, a rivolgere un’attenzione maggiore ai prodotti locali e a proteggere in modo più aggressivo i terreni agricoli nelle aree urbane e periurbane.

POLITICA ALIMENTARE DI ROTTERDAM

Rotterdam ha sviluppato una politica alimentare in risposta ai tagli apportati al bilancio destinato alla manutenzione degli spazi verdi urbani e periurbani.

Gli agricoltori (urbani e periurbani) sono stati invitati a ripristinare il contatto con la città per mantenere o perfino migliorare l’accesso al paesaggio urbano e preservarne la qualità.

Negli anni seguenti, la strategia alimentare di Rotterdam ha messo in luce altri obiettivi di politica urbana, come l’accesso a prodotti alimentari di buona qualità nei quartieri a basso reddito.

In queste zone è stata promossa l’agricoltura urbana, insieme ad altre iniziative correlate fra cui un progetto per le mense scolastiche e un ristorante temporaneo in cui si insegna ai bambini a coltivare gli ortaggi e a cucinare pasti adeguati partendo dalle materie prime.

Gli obiettivi climatici hanno acquistato un’importanza crescente, come dimostrano la promozione di filiere alimentari corte e lo sviluppo di progetti pilota di economia circolare nel campo alimentare.

Tra questi, il compostaggio dei rifiuti verdi urbani, destinato a sostituire lo smaltimento in discariche o negli inceneritori, e il recupero di sostanze nutritive dalle acque di scarico. O ancora, tetti verdi e giardini collettivi, che consentono di trattenere le acque piovane, ridurre il calore nelle città e produrre beni alimentari.

Più recentemente, la politica alimentare di Rotterdam ha assunto un taglio più economico.

Il cluster alimentare di Rotterdam promuove il ruolo del settore alimentare nello sviluppo economico della città (posti di lavoro, valore aggiunto e innovazione) e sottolinea il contributo attuale e potenziale offerto da città, porti e zone industriali in quanto hub alimentari efficienti su scala globale (o quanto meno europea).

Fonte: La rete europea per lo sviluppo rurale (RESR)

 

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