Micro learning: Quali sono i criteri della tassonomia dell’UE?
La “tassonomia dell’UE” è un sistema di classificazione che identifica quali attività economiche possono essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale.
È parte di un’iniziativa più ampia per guidare gli investimenti verso progetti che contribuiscano alla neutralità climatica e al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo.
La tassonomia aiuta le imprese e gli investitori a identificare le attività che non danneggiano significativamente l’ambiente e che promuovono la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
I criteri della tassonomia dell’UE sono stati stabiliti per determinare se un’attività economica è sostenibile dal punto di vista ambientale e possono essere riassunti come segue:
- Contributo sostanziale a uno degli obiettivi ambientali dell’UE, come la mitigazione dei cambiamenti climatici o l’adattamento ad essi.
- Non arrecare danno significativo ad altri obiettivi ambientali.
- Rispetto dei diritti umani e del lavoro, secondo quanto stabilito da specifiche normative e convenzioni internazionali.
- Rispetto di criteri tecnici di screening che definiscono i requisiti dettagliati per ogni attività economica.
Questi criteri sono parte di un quadro più ampio che mira a orientare gli investimenti verso progetti che contribuiscano alla neutralità climatica e al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo.
Quali attività economiche possono essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale?
Le attività economiche che possono essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale secondo la tassonomia dell’UE includono quelle che contribuiscono in modo sostanziale ad almeno uno degli obiettivi climatici e ambientali dell’UE.
Queste attività non devono danneggiare significativamente altri obiettivi ambientali e devono rispettare le garanzie sociali minime. Alcuni esempi di settori che possono rientrare in questa categoria sono:
- Energia rinnovabile: come l’eolico, il solare, l’idroelettrico e il geotermico.
- Efficienza energetica: miglioramenti nell’isolamento degli edifici, sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti.
- Mobilità sostenibile: trasporto pubblico a basse emissioni, veicoli elettrici e infrastrutture di ricarica.
- Economia circolare: riciclaggio, riuso e riduzione dei rifiuti.
- Conservazione della biodiversità: protezione degli ecosistemi e delle specie in via di estinzione.
- Agricoltura sostenibile: pratiche agricole che riducono l’impatto ambientale e migliorano la resilienza al clima.
Queste attività sono ritenute fondamentali per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo
Come vengono applicati i criteri della tassonomia nell’UE?
I criteri della tassonomia dell’UE vengono applicati attraverso un processo che richiede alle aziende e agli investitori di valutare e divulgare la sostenibilità delle loro attività economiche.
Questo processo include:
- Valutazione: Le aziende devono valutare le proprie attività economiche in base ai criteri di tassonomia per determinare se contribuiscono in modo sostanziale agli obiettivi ambientali dell’UE e non arrecano danno significativo ad altri obiettivi.
- Divulgazione: Le aziende soggette al regolamento sono tenute a divulgare le informazioni relative alla sostenibilità delle loro attività, compreso il grado di allineamento con la tassonomia dell’UE.
- Conformità: Devono essere rispettati i criteri tecnici di screening e le garanzie sociali minime per garantire che le attività siano effettivamente sostenibili.
- Monitoraggio e Revisione: La Commissione Europea monitora l’applicazione della tassonomia e può aggiornare i criteri per riflettere i progressi scientifici e tecnologici.
Questo quadro normativo mira a promuovere investimenti sostenibili e a facilitare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio ed efficiente nell’uso delle risorse.
Quali aziende sono soggette al regolamento della tassonomia dell’UE?
Le aziende soggette al regolamento della tassonomia dell’UE sono principalmente le società non finanziarie e le aziende finanziarie all’interno dell’Unione europea che devono comunicare informazioni sull’allineamento delle loro attività commerciali, investimenti o prestiti in relazione agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
Questo include le aziende che rientrano nella direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (NFRD) e, dal 1° gennaio 2024, quelle che rientreranno nella Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).
Inoltre, un’analisi condotta su un campione di 1.700 aziende ha rilevato che circa 600 di queste hanno fatto riferimento ai Key Performance Indicators (KPI) della tassonomia come parte della loro pianificazione finanziaria e dei piani di transizione
Alcuni esempi di KPI specifici per la tassonomia includono:
- Green Asset Ratio (GAR): Indica la quota di attività allineate alla tassonomia rispetto al totale degli attivi di un’entità finanziaria.
- Capex Share: Percentuale di spese in conto capitale (CAPEX) legate ad attività sostenibili.
- Opex Share: Percentuale di spese operative (OPEX) legate ad attività sostenibili.
- Turnover Share: Percentuale del fatturato generato da prodotti o servizi allineati alla tassonomia.
Questi KPI aiutano a misurare l’impatto ambientale delle attività economiche e sono fondamentali per la trasparenza e la rendicontazione nel contesto degli investimenti sostenibili.
La tassonomia nel PNRR
La tassonomia dell’UE applicata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Italia è un elemento chiave per garantire che gli investimenti e le riforme previsti dal piano siano sostenibili e allineati con gli obiettivi ambientali dell’Unione Europea.
Il principio fondamentale è il “Do No Significant Harm” (DNSH), che richiede che tutte le misure del PNRR non arrechino danni significativi all’ambiente.
Inoltre, il PNRR deve includere interventi che contribuiscano per almeno il 37% delle risorse alla transizione ecologica, in coerenza con il Green Deal europeo.
Questo significa che gli investimenti e le riforme devono essere valutati secondo i criteri della tassonomia UE, che stabilisce sei obiettivi ambientali, tra cui: ( Regolamento (UE) 2020/852)
- la mitigazione ai cambiamenti climatici,
- Adattamento ai cambiamenti cliamtici,
- la protezione delle risorse idriche e marine,
- la transizione verso l’economia circolare,
- la prevenzione e riduzione dell’inquinamento,
- e la protezione della biodiversità.
Le aziende e le amministrazioni coinvolte nel PNRR sono tenute a dimostrare il rispetto del principio DNSH attraverso valutazioni tecniche e autovalutazioni, garantendo che ogni misura non arrechi un danno significativo agli obiettivi ambientali e contribuisca positivamente alla sostenibilità ambientale.
Gli effetti generati sui sei obiettivi ambientali da un investimento o una riforma sono quindi stati ricondotti a quattro scenari distinti:
- La misura ha impatto nullo o trascurabile sull’obiettivo
- La misura sostiene l’obiettivo con un coefficiente del 100%*
- La misura contribuisce “in modo sostanziale” all’obiettivo ambientale
- La misura richiede una valutazione DNSH complessiva.
La “finanza sostenibile” nel contesto del Regolamento (UE) 2020/852
Si riferisce all’integrazione di considerazioni ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle decisioni di investimento e di finanziamento. Il regolamento stabilisce un quadro per identificare le attività economiche che possono essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale, contribuendo così a riorientare i flussi di capitali verso investimenti più verdi.
Questo approccio mira a:
- Promuovere investimenti che contribuiscano alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici.
- Creare un mercato unico per gli investimenti sostenibili, evitando la frammentazione e aumentando la trasparenza.
- Fornire agli investitori informazioni affidabili sulle attività sostenibili, facilitando decisioni di investimento più informate.
In sostanza, il regolamento cerca di indirizzare il finanziamento verso progetti che supportino gli obiettivi ambientali dell’UE, come parte del più ampio Green Deal europeo.
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ucciopazienza@gmail.com
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