Tecnologia disponibile per dissalare acqua di mare.
Tecnologia disponibile per dissalare acqua di mare.

Problema

La mancanza di di acqua fresca per uso irriguo sta diventando un problema globale.
Esempi concreti sono l’attuale siccità che interessa la California, le regioni aride del golfo persico, il mediterraneo e il Corno d’Africa.

Soluzione

Quando si parla di sostenibilità l’unico modello di riferimento che funziona nel lungo termine è il modello naturale.

Il processo è definito biomimetica, cioè un processo di progettazione che imita i modelli e i processi che avvengono in natura. E poiché, in natura, tutti i sistemi sono efficienti e non creano sprechi osservandola è possibile intuire e concettualizzare nuovi processi e nuove tecnologie e perché no anche nuovi modelli di business.

Fra i tanti progetti,  citiamo quello tunisino Sahara Desert Forest il quale  prende in considerazione il sistema serra alimentato da acqua salata.

Si la serra che utilizziamo per coltivare i pomodori.

Il sistema serra utilizza l’acqua di mare per controllare temperature e per irrigare ortaggi in aree con accesso limitato ad acqua dolce. Il sistema di coltivazione può essere fuori suolo, idroponico ed aeroponico.

Il concetto ispiratore è semplice. Osservando il ciclo naturale dell’acqua possiamo notare che essa evapora, si raffredda formando le nubi e ritorna al suolo sotto forma di pioggia.

Utilizzando questo ciclo con il contributo dell’energia solare, possiamo creare vere e proprie oasi in zone desertiche.

L’aria  calda che entra nella serra viene raffreddata per umidificazione con acqua di mare (sistema cooling) fornendo buone condizioni climatiche per le colture sottoserra.

L’aria lasciando la zona di produzione  passa attraverso un evaporatore all’interno del quale scorre acqua di mare calda. Questa acqua di mare è stata preriscaldata dal sole attraverso un sistema di tubi collocati sul tetto oppure esternamente alla serra (collettore solare) rendendo l’aria molto calda ed umida.

Una serie di tubi verticali contengono acqua fredda di mare vicino all’evaporatore. L’aria calda ed umida a contatto con i tubi verticali più freddi condensa l’acqua di mare che si trasforma in goccioline di acqua dolce scendendo verso il basso ove e possibile raccoglierli in un serbatoio-

L’acqua dolce verrà successivamente  utilizzata per irrigare le colture. Inoltre il processo produce sale come sottoprodotto e l’eccesso di acqua può essere utilizzato nei villaggi vicini oppure per altre colture.

Ecco il video che presenta il progetto. lingua inglese ma se ne intuisce la portata.

 

Designing with Nature: The Sahara Forest Project from The Architecture Foundation on Vimeo.

Fonte. Sahara Forest Project
Rielaborazione: innovazionevincente – agricolturafinanziamenti

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Autore

ucciopazienza@gmail.com

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